COMPONENTI DEI PREZZI DI VENDITA DEL GAS: CCI, QVD, QOA
Leggere la bolletta di fornitura del gas naturale non è sempre semplice per chi non sia addetto ai lavori, né lo è comprendere a fondo i criteri secondo i quali i prezzi del gas e i prezzi relativi alla sua commercializzazione aumentano o diminuiscono. Per quanto riguarda i servizi di vendita, le componenti che determinano il prezzo di commercializzazione del gas e, in quota parte, l'ammontare delle fatture che ci vengono inviate dalle compagnie fornitrici, sono tre e sono identificate con le sigle CCI , QOA e QVD . Cerchiamo di capire di cosa si tratta e vediamo nel dettaglio in cosa consistono e come funzionano queste voci di spesa .
Cosa significano CCI, QOA e QVD
Prima di tutto, occorre avere chiaro che queste tre voci, CCI, QOA e QVD, fanno riferimento ai soli servizi di vendita , e non a quelli di rete, che invece sono determinati da altre componenti. Rappresentano dunque i costi che la compagnia fornitrice sostiene per comprare e successivamente rivendere il gas ai propri clienti. La prima componente, la CCI, è la cosiddetta "commercializzazione all'ingrosso" della materia prima. Viene stabilita periodicamente, ogni tre mesi, dall'Autorità per l'energia Elettrica e il Gas, l'AEEG, ed è unica a livello nazionale. Non ci sono dunque differenze tra regione e regione, ma su questa voce la differenza può essere invece fatta dalle compagnie fornitrici presenti sul libero mercato, che hanno la libertà di offrire sconti, promozioni e condizioni di particolare vantaggio al fine di attirare e mantenere la propria clientela. La sigla QOA (Quota Oneri Aggiuntivi) indica invece la presenza di oneri tecnici aggiuntivi legati al servizio di approvvigionamento e fornitura. Questi oneri vengono stabiliti nelle condizioni di maggior tutela. Vengono conteggiati a partire da una serie di elementi e la componente QOA viene espressa in euro per Giga Joule e in euro per Smc (Standard metro cubo). Spesso si tratta di una voce che non risulta presente nei contratti stipulati nel mercato libero, che consente la più ampia scelta dell'operatore a cui affidarsi per la fornitura di gas. Tra le tante compagnie disponibili tra le quali poter scegliere, Sorgenia è la prima compagnia privata a livello nazionale e può vantare più di cinquecentomila clienti. Sorgenia propone offerte integrate di sicuro interesse per chi cerchi un servizio affidabile mantenendo prezzi concorrenziali. Per quanto riguarda infine la terza voce di spesa, vale a dire la QVD (Quota di Vendita al Dettaglio), questa si riferisce, appunto, alla commercializzazione nella vendita al dettaglio di gas naturale e di gas diversi (manifatturati e gpl). Tutto ciò che è servizio diretto al consumatore e gestione di tipo amministrativo e commerciale rientra all'interno di questa voce di spesa. La QVD prevede una componente fissa, pari ad oggi a circa 35 euro all'anno, che è del tutto indipendente dai consumi registrati e che viene espressa in euro al cliente al mese, e un'altra componente che invece varia in proporzione ai consumi effettuati. Questa viene espressa in euro per Smc. La parte variabile viene applicata sulla base di due scaglioni di consumo. Quest'ultima componente viene aggiornata dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ogni anno. In generale, tutte e tre le componenti del prezzo del gas vengono determinate, riviste e aggiornate con cadenza più o meno lunga dall'AEEG, al fine di garantire una maggior tutela dei consumatori finali, così come avviene anche per i costi relativi a tutti gli altri aspetti legati alla fornitura di gas naturale, dalla produzione per arrivare fino alla gestione amministrativa e commerciale.
In generale le voci di spesa che ci troviamo a pagare per la nostra fornitura domestica di gas, si riferiscono al prodotto consumato e al servizio di cui abbiamo usufruito, oltre che alle imposte che siamo tenuti a pagare. Quindi, prezzo della materia prima, servizi necessari e collegati alla rete e all'erogazione, servizi di vendita e tasse sono le componenti principali della nostra bolletta. La parte più consistente è rappresentata dal consumo vero e proprio di gas. A seguire abbiamo tutte le spese che il fornitore sostiene per la distribuzione, la gestione della rete e delle vendite. Come abbiamo visto, ci sono costi fissi e altri che ci vengono addebitati in quota proporzionale rispetto a quanto effettivamente consumiamo. Infine, ci sono le tasse, che incidono non poco sul costo finale. Tutto questo viene applicato a tutti i consumatori finali, sia che si tratti di una fornitura per un impianto domestico, sia che si tratti di impianti di tipo industriale o commerciale. Dovrebbe essere adesso più facile comprendere i criteri che determinano il dettaglio delle voci in bolletta e valutare con maggiore consapevolezza le offerte dei diversi fornitori, al fine di scegliere il servizio migliore al prezzo più conveniente.
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