MERCATO LIBERO ENERGIA ELETTRICA E GAS: LE CARATTERISTICHE
Con la chiusura imminente del servizio elettrico nazionale e la fine del mercato tutelato, i consumatori italiani devono affrontare il passaggio al mercato libero dell’energia. Nel mercato libero, i fornitori stabiliscono autonomamente i prezzi, consentendo ai consumatori di valutare le opzioni e selezionare quella più adatta.
L’obiettivo di questa transizione è promuovere la concorrenza, migliorare l’efficienza e fornire vantaggi ai consumatori. Vediamo insieme cos’è e come funziona il mercato libero dell’energia e del gas, quali fattori influenzano le tariffe energetiche e altre utili nozioni per orientarsi in questo contesto.
Cos'è il mercato libero dell'energia elettrica
In base a quanto stabilito dalla legge, è prevista la chiusura del servizio elettrico nazionale, seguita dalla cessazione del mercato tutelato a partire da Luglio 2024. In altre parole, entro questa data, per tutti i clienti domestici non vulnerabili sussiste l’obbligo di passare dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia. Ma cosa significa? Ecco in cosa consiste la differenza tra mercato libero e mercato tutelato:
- mercato libero: il mercato libero energetico funziona secondo le regole della libera concorrenza, per cui ogni consumatore può valutare le condizioni e le offerte più convenienti in base alle proprie esigenze. In tale sistema, i fornitori possono stabilire liberamente il prezzo dell’energia e, a seconda dei costi sostenuti e dei servizi offerti, possono proporre ai consumatori diverse tariffe, tra cui è possibile scegliere;
- mercato tutelato: il mercato tutelato, invece, consiste in un regime tariffario stabilito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che fissa i prezzi di luce e gas in base all’andamento, tra le altre cose, del mercato all’ingrosso, e li aggiorna mensilmente o trimestralmente.
Dal 1999 è iniziata in Italia la liberalizzazione delle attività di produzione, importazione ed esportazione dell’energia, aprendo così al mercato libero per l’acquisto e vendita dell’energia elettrica. L’obiettivo principale della liberalizzazione del mercato dell’energia è promuovere la concorrenza, aumentare l’efficienza del settore e fornire vantaggi ai consumatori. La fornitura di energia elettrica nel mercato libero mira quindi a sostituire o integrare i monopoli statali o regolamentati con un ambiente più aperto e competitivo.
Come funziona il mercato libero energia
Nel corso del processo di liberalizzazione, la novità introdotta nel 2017 riguarda la fine del servizio di maggior tutela, i cui prezzi sono regolati, e la completa liberalizzazione del mercato dell’energia: la data era stata inizialmente fissata a luglio 2019, per poi essere prorogata.
Dopo una serie di proroghe, è stato scelto il 1° Luglio 2024 come data che vedrà la fine del Servizio a Maggior Tutela ed entro la quale è necessario scegliere un fornitore sul mercato libero energia per non essere trasferiti nei servizi di ultima istanza. Pertanto, dal 2024, coloro che usufruiscono del servizio di fornitura elettrica nel regime tutelato dovranno passare al mercato libero scegliendo tra le società energetiche presenti, rispettando così il principio della libera concorrenza.
Per effettuare il passaggio è sufficiente scegliere un fornitore e un’offerta, comunicare i propri dati anagrafici e le informazioni circa i propri consumi, e lasciare che la società a cui ci si rivolge si occupi delle adempienze burocratiche e della comunicazione di recesso dal contratto con il vecchio fornitore.
Il prezzo dell'energia elettrica nel mercato libero
Acquistare l'energia elettrica in regime di mercato libero significa poter scegliere il fornitore più conveniente alle proprie esigenze, ossia quello che offre prezzi più bassi oppure servizi migliori. La possibilità di proporre prezzi differenti non è legata, come si può immaginare, alle attività di distribuzione e trasporto che sono costi fissi e stabiliti e, pertanto, identici per tutti i fornitori.
Sono invece differenti i costi di acquisto e di vendita, per cui le diverse aziende di fornitura di energia possono definire i prezzi mercato libero energia legati a questi servizi. In molti casi, grazie ai meccanismi di libera concorrenza, le tariffe e i costi dell’energia elettrica sul mercato libero sono più convenienti rispetto al mercato di maggior tutela.
Tuttavia, per quanti vogliono comprendere a quanto ammontano le tariffe dell’energia elettrica nel mercato libero energia elettrica, bisogna evidenziare una serie di fattori che le possono influenzare:
- tipo di contratto: il costo della bolletta varia a seconda del tipo di contratto che si stipula, sia esso a scopo residenziale o industriale, per residenti o non residenti e altro ancora;
- prezzi bloccati: i costi dell’energia elettrica possono subire una serie di modifiche nel corso dell'anno. Per questo motivo, un gran numero di fornitori offre la possibilità di stipulare contratti a prezzi bloccati, in modo da non avere variazioni di spesa a causa di importanti oscillazioni dei prezzi nel mercato;
- potenza impegnata: un importante parametro che influenza il costo dell’energia è la potenza impegnata, o i kW che vengono messi a disposizione del cliente. Ad esempio, i contratti classici di fornitura residenziale prevedono una potenza standard di 3 kW. In caso di maggiore fabbisogno energetico, tuttavia, è possibile richiedere una potenza impegnata maggiore;
- tasse ed oneri: infine, una parte significativa dell’importo da pagare in bolletta è costituita da inevitabili tasse e oneri di sistema. Di conseguenza, quando si valuta un’offerta, si consiglia di prestare attenzione ai prezzi esposti per verificare se si riferiscano esclusivamente al costo dell'energia o anche a tutti i servizi ad essa associati, quali i costi di trasporto, l'IVA e altro.
Alla luce dei vari fattori, è possibile affermare che non esistono offerte energetiche convenienti a priori: un determinato contratto può essere conveniente per qualcuno e non conveniente per qualcun altro, a seconda dei consumi familiari e delle esigenze specifiche. Prima di scegliere un’offerta, bisogna sempre valutare i propri consumi, in modo da comprenderne al meglio la reale convenienza.
Cos'è il mercato libero del gas
Così come per le offerte di energia elettrica, anche per la fornitura di gas dal 2024 (in questo caso a partire da gennaio) sarà obbligatorio abbandonare il mercato tutelato. Il mercato libero del gas è un argomento delicato, in quanto la bolletta del gas pesa sulle tasche di molte famiglie italiane, e sono dunque in molti a chiedersi: “meglio mercato libero o maggior tutela”?
Anche in questo caso, la principale differenza tra i due sistemi riguarda le tariffe, che sono stabilite trimestralmente dall’ARERA per quanto riguarda il mercato tutelato, mentre possono variare a seconda del costo del gas con una maggiore o minore frequenza per i fornitori nel mercato libero.
Similmente a quanto affermato per il mercato libero dell’elettricità, anche per il gas il passaggio da mercato a maggior tutela al mercato libero può costituire un notevole vantaggio: è sufficiente informarsi ed effettuare il cambio di gestore in maniera consapevole ed oculata.
Offerte placet e PUN nel mercato libero: cosa sono
Per consentire ai consumatori di scegliere tra offerte facilmente comparabili, l’Autorità ha imposto ai fornitori la regolamentazione dell’offerta a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela (PLACET). Le offerte PLACET sono caratterizzate da prezzi decisi dai venditori e rinnovati di anno in anno ma strutturati secondo le indicazioni dell’Autorità; inoltre, anche le condizioni contrattuali come garanzie e rateizzazione sono stabilite in modo inderogabile dalla stessa ARERA, con l’obiettivo di rendere le offerte facilmente confrontabili e offrire dunque un servizio chiaro e trasparente ai cittadini e alle imprese.
Proprio per la complessità del settore energetico è necessario spesso un intervento dell’ARERA; inoltre, per stabilire un prezzo di riferimento dell’energia elettrica italiana si può fare riferimento al PUN, il Prezzo Unico Nazionale: questo è stabilito in base ai prezzi determinati nel mercato energetico, rilevato in base ad un calcolo della media ponderata dei prezzi sulla Borsa elettrica nazionale, punto di incontro tra offerta (produttori di energia) e domanda (fornitori) nato nel 2004 su indicazione dell’Unione Europea.
Quanto costa passare al mercato libero?
Il passaggio al mercato libero non comporta il sostenimento di alcun costo, a meno che non vi siano delle imposte di bollo e dei depositi cauzionali da pagare per sottoscrivere il contratto. Ad ogni modo, il fornitore con il quale si sottoscriverà il nuovo contratto è tenuto a dare tutte le informazioni necessarie per un passaggio trasparente ed efficace.
Cosa succede se non si passa al mercato libero?
Il passaggio obbligatorio nei settori di gas e luce al mercato libero si sta avvicinando sempre di più. Ma cosa succede se, alla scadenza del regime di maggior tutela, non si è scelto un fornitore nel mercato libero? È importante sottolineare che, per coloro che non avranno ancora effettuato il passaggio, non è prevista alcuna interruzione delle utenze luce e/o gas.
I consumatori, infatti, saranno automaticamente trasferiti al fornitore che ha acquisito il pacchetto clienti nell’area geografica corrispondente. Tuttavia, questo trasferimento automatico limita la possibilità del consumatore di selezionare tra diverse offerte, potenzialmente conducendo a tariffe più elevate rispetto al mercato libero.
Optare per il passaggio al mercato libero dell’energia prima della scadenza del mercato tutelato consente al consumatore di esaminare con attenzione le varie proposte dei fornitori, confrontare le offerte disponibili e scegliere quella più consona alle proprie esigenze. Sorgenia, la prima green-tech energy company italiana, si caratterizza per offerte convenienti, sostenibili e tecnologicamente innovative.
La storia del mercato libero in Italia
Il concetto di mercato libero dell'energia elettrica nasce negli anni ’90. A introdurlo è stato il decreto Bersani (Decreto legislativo 79, 16 marzo 1999), ispirato ai mercati europei in cui da anni era stato avviato il processo verso l’indipendenza dei consumatori nella scelta del fornitore. In Italia ci sono voluti altri otto anni prima che tale concetto si concretizzasse. La completa liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, avvenuta nel 2007, ha agevolato la concorrenza e la nascita di nuove aziende nel settore. Il 2007, inoltre, ha introdotto la libertà di scelta. I clienti, da ormai più di dieci anni, possono scegliere liberamente il proprio fornitore.
Il mercato libero ha favorito la concorrenza nel settore energetico. Fino al 2007, invece, ogni area geografica aveva solo un distributore, il quale controllava la rete energetica ed erogava il servizio in regime di monopolio.
La mentalità delle aziende e degli azionisti ha dovuto aprirsi al concetto di concorrenza diretta: offrire prodotti a prezzi più vantaggiosi per i clienti. Le proposte di sconti e altri bonus hanno rivoluzionato interamente un mercato dell'energia elettrica fino ad allora statico.
L’evoluzione del mercato ha fatto in modo che le nuove proposte commerciali potessero incuriosire i consumatori, soprattutto quelli più attenti al risparmio. Il mercato libero ha inoltre favorito una maggiore trasparenza verso i clienti, meglio informati sui costi effettivi da sostenere per la fornitura.
Tutto ciò ha consentito ai fornitori di espandersi sull’intero territorio nazionale, rompendo il monopolio energetico, e di instaurare un rapporto di fiducia con i clienti, soddisfatti di poter contrattare il prezzo in base al costo delle materie prime.
Il presente testo è aggiornato al 9 ottobre 2024.
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