ENERGIA RINNOVABILE: COS'È E QUALI SONO LE PRINCIPALI FONTI
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Un recente studio di Greenpeace Southeast Asia e CREA (Centre for Research on Energy and Clean Air) ha valutato i danni arrecati dai combustibili fossili all’economia e alla salute della popolazione. La ricerca, denominata “Aria tossica: il costo dei combustibili fossili”, ha stimato per ogni anno 4,5 milioni di decessi prematuri e una perdita di 2.900 miliardi di dollari a causa dell’inquinamento.
Infatti, l’insorgere di malattie croniche e il moltiplicarsi di casi di asma hanno delle ripercussioni immediate sul PIL delle nazioni. Conseguentemente, Greenpeace ha sottolineato l’urgenza di una transizione energetica verso fonti di energia rinnovabili, sempre più diffuse ed economicamente accessibili.
Energia rinnovabile: cos’è e qual è la definizione
Il termine energia rinnovabile indica tutte le fonti di energia non soggette ad esaurimento e con un limitato impatto ambientale. Le principali fonti energetiche rinnovabili sono:
- Energia solare;
- Energia eolica;
- Energia idroelettrica;
- Energia da biomassa.
Nel corso degli ultimi decenni, a seguito di importanti innovazioni tecnologiche, le energie rinnovabili hanno trovato numerosi impieghi tra i quali, ad esempio, la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti e dell’acqua sanitaria, l’utilizzo nei trasporti e nel settore agricolo.
Quali sono le fonti di energia rinnovabile
Tra le fonti energetiche rinnovabili, l’energia solare rappresenta quella con un minor impatto ambientale e maggiori campi di applicazione tra cui: il solare fotovoltaico, il solare termico e il solare termodinamico. La diffusione dell’energia solare è favorita da un costo d’installazione decisamente più contenuto rispetto al passato e dalla possibilità di recuperare l’investimento iniziale grazie alle numerose agevolazioni fiscali in vigore.
È interessante sottolineare come, secondo alcuni studi, l’energia solare irradiata nel nostro Pianeta potrebbe essere sufficiente ad appagare l’intero fabbisogno energetico dell’umanità: ad esempio, se il deserto del Mojave in California fosse ricoperto da pannelli solari, si potrebbe produrre abbastanza energia elettrica da soddisfare le esigenze degli Stati Uniti.
L’energia eolica - che trasforma energia cinetica prodotta dal vento in energia meccanica ed elettrica - costituisce una fonte di energia rinnovabile altrettanto valida, soprattutto nel nostro Paese.
Per avere un’idea concreta delle potenzialità dell'energia eolica basti pensare che entro il 2030 potrà far risparmiare agli USA ben 30 trilioni di bottiglie d’acqua e che già nel 2015 la Danimarca, uno dei più grandi produttori di questa energia, è riuscita a coprire il 43% del suo fabbisogno energetico complessivo.
L’energia da biomassa deriva dai processi di combustione di sostanze organiche come alberi, piante, animali, residui agricoli o industriali e rifiuti urbani. Tuttavia, a seguito di una stringente regolamentazione normativa attenta alla tematica ecologica, è ora possibile dedicare solamente sottoprodotti agricoli alla destinazione energetica e non più coltivazioni esclusive. Di conseguenza, la produzione di energia rinnovabile tramite le biomasse rappresenta un eccellente esempio di riciclo, ma non può raggiungere quantità critiche tali da soddisfare una parte significativa del fabbisogno energetico nazionale.
L’energia idroelettrica è ricavata tramite lo sfruttamento della trasformazione, al superamento di un dato dislivello, del potenziale di masse d’acqua movimentate dalla gravità o convogliate in apposite opere costruite dall’uomo, ovvero dighe, chiuse, canali e ponti. Sebbene si tratti di un’energia green in parte già sfruttata, il suo rilievo strategico aumenterà all’avvicinarsi delle scadenze per gli obiettivi ambientali imposti dall’Europa. In ogni caso in Italia l’idroelettrico ha già assunto un’importanza significativa.
Il mercato delle energie rinnovabili
Le prospettive di crescita del mercato di energie rinnovabili sono significative e sono sostenute dalla presa di coscienza dei rischi ambientali da parte dei principali paesi dell’Europa. A questo proposito, il rapporto Renewables di Aie ipotizza una crescita importante nell’impiego di energia solare ed eolica entro il 2023; contestualmente il paese più green diventerà il Brasile, mentre il mercato principale per dimensioni sarà la Cina, seguita da Unione Europea e USA. “Le energie rinnovabili sono già la seconda fonte di elettricità al mondo, ma il loro dispiegamento deve accelerare ancora se vogliamo raggiungere obiettivi a lungo termine in termini di clima, qualità dell’aria e accesso all’energia”, ha spiegato il direttore esecutivo dell’AIE.
In particolare, sui mercati futuri delle principali fonti di energia rinnovabile è possibile ipotizzare che:
- Energia solare: sarà il settore trainante con una crescita stimata pari al 60% tra il 2019 e il 2024 con un significativo impiego nel settore industriale e commerciale. Al tempo stesso, gli studiosi ipotizzano il raddoppio del numero di impianti solari a servizio delle abitazioni entro il 2024.
- Energia eolica: grazie ai numerosi incentivi proposti dagli stati, la sua produzione aumenterà del 57% in Cina e negli USA.
- Energia idroelettrica: rimarrà la più grande fonte di energia rinnovabile anche nel 2023, provvedendo fino al 53% del fabbisogno energetico dell’Italia.
- Energia da biomasse: viene ipotizzato una crescita molto importante, tale da soddisfare fino al 32% del fabbisogno energetico totale mondiale.
Sebbene le prospettive relative allo sviluppo delle risorse energetiche siano incoraggianti, ad oggi la maggioranza del fabbisogno energetico dei Paesi viene sostenuto da combustibili fossili. L’arretratezza del processo di decarbonizzazione è ancora più evidente in Cina e in India, nonostante i due paesi abbiano mostrato - per ora sulla carta - di volersi impegnare nella sostituzione di fonti non rinnovabili con quelle green. Fortunatamente, la prospettiva è più positiva per i paesi Europei.
Le fonti di energia non rinnovabili
Come suggerisce il nome stesso, le fonti energetiche non rinnovabili sono risorse che si esauriscono e non si riproducono naturalmente nel breve periodo, come ad esempio i combustibili fossili.
L’emergenza climatica ha evidenziato quanto sia urgente la messa in atto del processo di decarbonizzazione, ossia di sostituzione delle fonti di energia non rinnovabili con quelle green. Nonostante questo, le fonti fossili continuano a ricoprire un’importanza fondamentale nel nostro Paese non solo per ragioni di tipo economico, ma anche energetico: ad oggi le energie non rinnovabili sono indispensabili, grazie al loro elevato potere energetico, per soddisfare il fabbisogno totale italiano.
In ogni caso, gli Stati dell’Unione Europa dovranno adeguarsi alle richieste della Comunità Europea entro il 2050. Infatti, il SEN, Strategia Energetica Nazionale, prefigge obiettivi ambiziosi in materia energetica, quali la riduzione delle emissioni inquinanti del 39% entro il 2020 e del 63% entro il 2050.
Il presente testo è aggiornato al 5 agosto 2024.
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