COME SCEGLIERE LE LAMPADINE LED PIÙ ADATTE
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Le lampadine a LED costituiscono una soluzione innovativa e conveniente per l’illuminazione domestica. Ne esistono di vari tipi, per cui orientarsi nella scelta può risultare difficile. Come scegliere le lampadine a LED più adatte? La risposta varia in base alle preferenze personali e allo scopo per cui si vuole utilizzare una determinata lampadina. Tra i fattori da prendere in considerazione, i più importanti sono l’intensità luminosa e il calore della luce, che influiscono sul consumo energetico e sull’atmosfera creata.
Cosa considerare per scegliere una lampadina a LED
Le lampadine a LED (Light Emitting Diod) rappresentano l’innovazione nell’ambito dei metodi di illuminazione. Si tratta di una tecnologia progettata per ottimizzare i consumi, ma allo stesso tempo garantire un’ottima luminosità: il principale punto di forza di queste lampadine consiste nel miglioramento dell’efficienza energetica.
L’utilizzo delle lampadine a LED ha anche il vantaggio di essere più economico rispetto agli altri sistemi di illuminazione: nonostante il costo iniziale sia più alto, esso è ammortizzato molto meglio nel tempo, garantendo una buona durabilità. Gli aspetti vantaggiosi, quindi, non mancano. Ma come scegliere una lampadina a LED?
Gli elementi principali da prendere in considerazione nel processo decisionale sono:
- Intensità luminosa: se per le lampadine a incandescenza tradizionali il metro di paragone si basa sulla potenza, per quelle a led è molto più informativo l’indicatore di intensità, misurata in Lumen. Le esigenze di intensità variano in base ai gusti personali, alle dimensioni della stanza da illuminare e allo scopo della lampadina (ad esempio, come fonte di illuminazione principale oppure per una lampada da scrivania);
- calore della luce: le diverse lampadine a LED emettono una luce più o meno calda. L’intensità del calore è indicata nella scala Kelvin, che misura l’emissione di calore sulla base del colore della luce. Anche in questo caso, il posizionamento e l’utilizzo della lampadina determinano la scelta: ad esempio, nelle stanze da letto si consiglia di installare lampadine con luce abbastanza calda, in modo da creare un ambiente accogliente e armonioso. Per uno studio e per le lampade da scrivania, invece, è preferibile una luce più fredda.
Nel caso si volesse optare per le lampadine LED fluorescenti, un terzo fattore da considerare è il tempo di accensione, ovvero il tempo che la lampadina impiega per raggiungere la sua massima luminosità. Anche in questo caso, un ruolo fondamentale è giocato dallo scopo per cui viene acquistata la lampadina: se si vuole illuminare un corridoio di passaggio, una lampadina con lunghi tempi di accensione non è appropriata.
Infine, un altro indicatore importante è la classe energetica di appartenenza, che determina il consumo energetico della lampadina.
Lampadine a LED: quale scegliere
Siccome esistono vari tipi e modelli di lampadine a LED, non è sempre semplice scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Per questo motivo, è importante imparare a leggere le indicazioni riportate sulla confezione: le lampadine a LED si distinguono per il tipo di attacco, l’intensità e il calore della luce, la forma, l’angolo di diffusione e altre caratteristiche.
In primo luogo, è necessario verificare il tipo di attacco della lampadina. I più comuni sono:
- E27: attacco grande;
- E14: attacco piccolo;
- GU10, GU4 e GU5.3: attacchi per i faretti;
- R7S: attacco per lampade da terra e proiettori da esterno.
Le lampadine possono essere distinte anche in base al calore della luce e, di conseguenza, al tipo di atmosfera creata:
- Luce calda: è composta da varie tonalità di rosso, giallo, arancione e bianco caldo che conferiscono un effetto accogliente alla stanza. Perché una lampadina rientri in questa categoria, il valore indicato sulla sua confezione deve essere minore di 3300 Kelvin;
- luce fredda: per uno stile più formale, si può optare per luci dalle tonalità azzurre, blu, e bianco freddo. Sono dotate di queste caratteristiche le lampadine che hanno più di 5300 Kelvin;
- luce neutra: con un calore della luce tra i 3300 e i 5300 Kelvin, le lampadine bianche uniformi garantiscono un ambiente rilassante, dai colori non alterati e che favorisce la concentrazione;
- RGB multicolore: queste lampadine contengono LED rossi, blu e verdi, che si possono accendere e spegnere, singolarmente o insieme, per ottenere tutti i colori della scala cromatica;
- CCT (color changing temperature): si tratta di lampadine dotate di luce calda, fredda e neutra regolabili con un telecomando.
Un’altra caratteristica in base alla quale possono essere distinte le lampadine a LED riguarda la loro forma:
- Forme classiche: a goccia, a candela, a torciglione e a colpo di vento;
- a filamento;
- faretti a funghetto o da incasso al suolo;
- forme vintage;
- forme fantasiose.
Negli ultimi anni si sono diffuse molte innovazioni riguardanti l’illuminazione, tra cui le lampadine LED dimmerabili e le lampadine smart. Le prime, dotate di regolatori di luminosità, permettono di creare luci d’atmosfera; le lampadine smart, invece, sono controllabili da un telecomando o direttamente da applicazioni sullo smartphone, da cui è possibile programmare l’accensione e regolare la luminosità.
In conclusione, capire quali lampadine LED scegliere per la propria casa può rivelarsi un processo piuttosto complicato. Tuttavia, una volta appresi i principali fattori da considerare e quali sono i tipi di lampadina più diffusa, non resta che determinare le proprie esigenze e procedere con l’acquisto.
Il presente testo è aggiornato al 17 Maggio 2023
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