PREMIO D’ASTA
Nel caso della procedura d’asta a prezzo uniforme, è il corrispettivo unitario offerto come valore addizionale rispetto al Prezzo di Riserva relativo all’ultima offerta di acquisto selezionata nell’ambito della medesima asta.
Nell'ambito delle procedure concorsuali utilizzate, secondo le leggi vigenti, per individuare i vincitori del bando, il premio d'asta rappresenta, nelle ipotesi di procedure a prezzo uniforme, il corrispettivo che viene aggiunto al prezzo di riserva rispetto all'ultima offerta di acquisto risultata migliore all'interno della procedura medesima.
Il funzionamento delle aste per il gas
Nel nostro ordinamento, complici gli interventi di liberalizzazione incentivati dalla produzione normativa comunitaria, il principio di libero accesso ai servizi di distribuzione e al mercato libero del gas impone la tutela dei livelli di concorrenzialità tra i diversi operatori esistenti nei comparti più disparati (acquisto e vendita della materia prima, servizio di distribuzione, servizio di rigassificazione, servizio di stoccaggio, servizi di carattere eccezionale come quello di default di trasporto, e così via). Per favorire il più elevato meccanismo concorrenziale e selezionare costantemente gli operatori più competitivi, in grado di assicurare le condizioni economiche e tecniche migliori tanto per gli interessi pubblicistici sottesi al mercato del gas quanto per i singoli consumatori finali, è invalso un sistema di assegnazioni in asta nei più disparati ambiti. Le aste in questione non possono considerarsi tecnicamente procedimenti ad evidenza pubblica, di quelli impiegati, per intendersi, da parte delle pubbliche amministrazioni e, pertanto soggetti al Codice degli Appalti. Non a caso, la materia energetica rientra nell'ambito delle aste speciali, per le quali, già in campo amministrativo, vigono delle regole diverse. Le aste del campo energetico, invece, sono rappresentate da procedure di stampo privatistico: si tratta, in altri termini, di procedimenti tesi a selezionare le offerte migliori, pur residuando alcuni istituti tipici delle procedure concorsuali pubbliche.
Gli ambiti delle aste del gas
Come si sottolineava, i settori per i quali possono venire in rilievo procedure d'asta nel comparto energetico sono diversi. Innanzitutto viene in rilievo l'assegnazione del servizio di distribuzione. In materia occorre precisare che si fa riferimento unicamente al servizio di distribuzione regionale, dal momento che per quanto riguarda la gestione delle infrastrutture afferenti alla rete nazionale la legge prevede l'affidamento esclusivo all'ente Snam Rete Gas. Viceversa, per la gestione tecnica e commerciale delle singole sezioni della rete regionale, gli enti pubblici interessati, proprietari degli impianti, sono tenuti ad individuare i concessionari cui affidare il servizio di distribuzione medesimo: in altri termini, onde individuare il cd. soggetto distributore. Altro aspetto in cui vengono in considerazione le aste nell'ambito del mercato energetico attiene alla vendita di materia prima precedentemente stoccata o frutto delle attività di rigassificazione: le singole società fornitrici, infatti, possono essere eventualmente interessate all'acquisto di stock di gas onde incrementare la propria capacità di vendita. Infine, non è possibile dimenticare il riferimento alle transazioni relative alla capacità di trasporto e di rigassificazione e alla individuazione dei soggetti che sono tenuti all'espletamento del servizio di default trasporto. Per quanto concerne il primo gruppo di aste, occorre ricordare che normalmente il distributore deve assicurare il conferimento di capacità a tutti i soggetti che dimostrano di possedere i requisiti di legge; tuttavia, nel caso di creazione di nuova capacità (mediante la costruzione di nuovi impianti o il potenziamento di quelli esistenti), è possibile mettere a base d'asta le quote di capacità di nuova creazione, così da individuare i soggetti che potranno incrementare i quantitativi di materia prima trasferibile sulle infrastrutture nazionali e locali. Per quanto riguarda, invece, l'individuazione del soggetto tenuto ad erogare le prestazioni di default trasporto, le delibere dell'Autorità energetica avevano indicato il procedimento d'asta come momento essenziale per l'assegnazione di tale servizio; tuttavia, limitatamente alla sua erogazione riferita alla rete nazionale, negli ultimi anni la società Snam ha introiettato tale servizio, provvedendo ad erogarlo direttamente senza procedere ad aste ulteriori.
L'aggiudicazione dell'asta
In tutti i campi finora considerati, il procedimento d'asta prevede necessariamente l'individuazione dei criteri in base ai quali verranno considerate le offerte di volta in volta presentate dagli operatori interessati. Uno dei parametri più importanti attiene al prezzo d'asta: si tratta della riserva iniziale sotto il quale non si considera accettabile la proposta economica proveniente dall'impresa candidata. Normalmente il prezzo di riserva viene determinato in un momento successivo, calcolando la media delle offerte disposte nel corso della procedura. Ebbene, per non discriminare eccessivamente le imprese che hanno presentato offerte più basse, con il rischio di escludere un gran numero di candidati dalla prima scrematura, viene aggiunto al prezzo di riserva un ammontare unitario che prende il nome di Premio d'Asta: quest'ultimo, permette di incrementare il quantitativo dell'offerta rispetto al prezzo di riserva, facendo rientrare in partita anche gli eventuali competitor esclusi per un fattore meramente numerico. Si tratta, in altri termini, di un istituto pro-concorrenziale, del quale, tuttavia, va riferita la natura eminentemente elettiva da parte del singolo ente banditore.
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