LE VARIABILITÀ DELLE QUOTAZIONI DELL’ENERGIA
Quando si stipula un contratto di fornitura elettrica, si cerca sempre un fornitore che garantisca un risparmio sulle bollette. Tuttavia, non tutti sanno che il prezzo dell'energia, pur essendo fissato dal fornitore, dipende soprattutto dagli andamenti del mercato, ossia dalle aziende che vendono l'energia elettrica all'ingrosso ai fornitori che, a loro volta, la rivendono ai consumatori.
Quando si parla di variazioni di costo, ossia delle variabilità delle quotazioni dell'energia stessa, si fa riferimento a un valore indice, denominato PUN ( Prezzo Unico Nazionale ), che rappresenta il costo dell'energia acquistata all'ingrosso dai fornitori presso i mercati delle materie prime. Come accade per tutti gli asset nei mercati e nelle borse, anche per l'energia elettrica il costo subisce continue variazioni, per cui ogni ora, a seconda del rapporto tra domanda e offerta, viene definito un nuovo prezzo di scambio. Questo significa che il PUN non rappresenta un valore fisso, ma continuamente variabile, con conseguente variazione di prezzi anche del costo in bolletta.
Il PUN e il GME
Per conoscere come cambia il prezzo dell'energia in base alle quotazioni sul mercato è necessario seguire e controllare la borsa specifica di questa materia prima, ossia la Borsa dell'Energia Elettrica . Questa è gestita dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) e rappresenta il punto di incontro tra i produttori e i fornitori. La presenza di un gestore che faccia da tramite tra produttori e fornitori è di fondamentale importanza, perché garantisce la massima trasparenza nelle trattative di compra-vendita tra produttori e fornitori, necessaria per garantire i giusti prezzi e assicurare una concorrenza corretta e leale tra i diversi fornitori.
Inoltre, il GME permette di visualizzare, sul proprio sito, tutti i dati, le informazioni e le statistiche relative al mercato dell'energia sia dell'anno in corso che degli anni precedenti. In tal modo, si potrà avere un'idea chiara sugli andamenti dei prezzi nel tempo e di eventuali periodi di costi massimi e minimi. Ad esempio, controllando le statistiche, si potrà notare come negli ultimi anni alcuni fattori economici e politici hanno portato a una decrescita del PUN, causata soprattutto da una diminuzione del calo dei consumi di energia elettrica a causa di un incremento dell'uso di fonti rinnovabili.
Perché le quotazioni dell'energia variano nel tempo
Come già accennato, il costo dell'energia sul mercato è strettamente connesso alle leggi delle Borse, che prevedono incrementi e decrementi di prezzo a seconda di specifiche situazioni. L'incremento delle fonti di energia rinnovabile, ad esempio, ha fortemente influenzato gli andamenti di prezzo negli ultimi anni. Tuttavia, non sono solo i fattori economici a influenzare le variazioni delle quotazioni ma anche fattori ambientali: inverni particolarmente freddi o estati particolarmente calde influenzano infatti i costi dell'energia.
Un esempio in questo senso si è verificato proprio all'inizio del 2017, durante il quale il costo dell'energia ha subito una vera e propria impennata superando i 70 euro per Mwh. Si è trattato di un prezzo che non si registrava dall'inverno del 2012: ad accomunare questi due periodi è stato il grande freddo che ha investito l'Europa e che ha avuto ripercussioni su tutte le borse elettriche europee. Inoltre, un altro fattore che ha portato a un'importante oscillazione nei prezzi dell'energia elettrica è stata la chiusura delle centrali nucleari francesi per la produzione di energia, avvenuta alla fine del 2016.
Il PUN e il prezzo dell'energia sulle bollette
Bisogna sempre ricordare che i costi dell'energia elettrica previsti dalle borse elettriche e dal PUN rappresentano costi da grossisti, ossia relativi alle vendite tra produttori e fornitori. Naturalmente, l'incremento e il decremento del prezzo nel mercato internazionale ha una diretta conseguenza anche sui prezzi delle bollette. Come già sottolineato, il PUN rappresenta il Prezzo Nazionale Unico, ossia il prezzo di riferimento per il mercato. I diversi fornitori, tuttavia, dovranno avere un margine di guadagno per rientrare nei costi sostenuti per l'acquisto.
In base al prezzo stabilito dal PUN, quindi e seguendo alcune direttive date dall'ARERA, i diversi fornitori potranno stabilire eventuali costi fissi, offerte o promozioni, a seconda del piano di marketing o al tipo di clientela che vogliono raggiungere. Molti fornitori, ad esempio, scelgono le proprie tariffe mantenendo il costo dell'energia costante durante tutto l'anno permettendo così ai propri clienti di non essere soggetti ai capricci del mercato, ma di mantenere un costo unico per un determinato periodo di tempo, variabile solitamente tra i dodici e i ventiquattro mesi.
Anche nel caso del servizio di maggior tutela il costo dell'energia è soggetto al PUN: l'ARERA, infatti, aggiorna le tariffe ogni tre mesi per garantire, in caso di diminuzione dei prezzi, un corrispondente risparmio in bolletta ma proponendo necessariamente, quando si ha un incremento dei costi, un proporzionale aumento degli stessi nella bolletta.
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