L'ANDAMENTO DEI PREZZI DI
LUCE E GAS IN ITALIA
NEGLI ULTIMI 5 ANNI
Tra le attività istituzionali compiute dall’ARERA, l’Autorità di regolazione del mercato energetico, vi è anche il monitoraggio dei mercati che si traduce ogni anno nella redazione di un Report che viene pubblicato sul sito https://www.arera.it/it/relaz_ann/18/18.htm
Poiché il prezzo praticato varia di molto a seconda della fascia di consumo, anche Eurostat, che raccoglie le statistiche europee, ha diviso in cinque fasce che prevedono consumi minori di 1000 kWh annui, dai 1000 ai 2500, dai 2500 ai 5000, dai 5000 ai 15000 e oltre i 15000kWh. Nell'anno 2013 l'Italia mantiene prezzi medi che per le prime due fasce di consumo inferiori rispetto alla media delle concorrenti dell'unione e dell'Area euro. In particolare i costi più rilevanti sono 19,97 cent/kWh netti nella prima fascia e 20,12 dell'ultima con la seconda più economica rispetto alle altre con 13,90 cent. Valori in aumento per tutti i consumatori nel 2014 con la prima fascia a 20,70, la seconda a 14,27 e l'ultima a 20,86. Anche in questo caso i consumatori sotto i 2500 kWh sono favoriti rispetto all'estero mentre i più penalizzati sono quelli oltre i 15000 che spendono mediamente 8 cent al kWh rispetto alla media UE. Andamento simile nel 2015 nonostante un calo dei prezzi medi che vede 20,39 cent per la prima fascia e 13,85 per la seconda. In aumento invece l'ultima con un prezzo praticato di 20,65 cent netti. Nel 2016 entra in vigore la riforma dell'Autorità per l'energia con l'obiettivo di uniformare l'andamento dei prezzi tra le varie fasce con quelli europei. In Italia infatti si assisteva ad un prezzo che dalla fascia 2 alla 5 aumentava in modo costante, comportamento opposto rispetto a quello dei prezzi stranieri. In Europa infatti il prezzo al kWh ha sempre avuto un prezzo massimo nella prima fascia di consumatori e poi costantemente decrescente con i maggiori utilizzatori che pagano la cifra al kWh più bassa. Con il nuovo andamento il prezzo per la prima fascia di consumo arriva a 21,95 e nella seconda a 14,36, con una piccola variazione per chi usa meno di 2500 kWh all'anno, ovvero più del 70% della popolazione. Un forte risparmio invece nelle altre fasce di consumo con l'ultima che passa dagli oltre 20 cent dell'anno precedente a soli 14,79. Il 2017 vede un rincaro per le prima due fasce con 23,95 cent e 15,72 cent contro un abbassamento ulteriore dei prezzi per le altre 3 tanto che i consumi oltre 15000 kWh sono stati pagati 11,29 cent netti.
Il prezzo del gas è misurato in 3 fasce che prevedono consumi inferiori ai 525,36 metri cubi annui, compresi tra 525,36 e 5253,60, e superiori a 5253,60. Nel 2013 il prezzo netto in cent al metro cubo è stato rispettivamente di 85,85, 62,64 e 52,48. L'anno successivo si assiste ad un notevole aumento del prezzo per la prima fascia di consumo con 94,98 cent mentre le altre due scendono rispettivamente a 61,25 e 48,98. In relazione all'Area Euro solo l'ultima fascia risulta più conveniente rispetto alla media dei fornitori stranieri. Analoga situazione nel 2015 dove le fasce presentano i costi medi rispettivamente di 89,94, 57,52 e 46,27 con un calo generale dei prezzi rispetto all'anno precedente. Rispetto all'Europa si registra uno dei prezzi più alti per la prima e la seconda fascia, a cui appartiene la maggior parte della popolazione. Ulteriore calo dei prezzi nel 2016 che vede la prima fascia a 86,17, la seconda a 53,03 e la terza a 42,07 cent. Questo andamento decrescente degli ultimi anni è riconducibile ad un calo del costo all'ingrosso della materia prima gas naturale. Il 2017 si dimostra in linea con l'anno passato e vede 84,51 cent per la fascia di consumo minore, 53,26 per la intermedia e 43,02 per i consumi elevati.
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