DOPPIA FATTURAZIONE LUCE E GAS:
COME CHIEDERE IL RIMBORSO
Il cambio di fornitore e la doppia fatturazione
Quando si decide di cambiare fornitore di luce o gas, il passaggio dal vecchio al nuovo venditore avviene secondo una normativa definita dall'ARERA (Autorità per la Regolazione dell'Energia, Reti e Ambiente) che ne definisce le modalità e i tempi. Al termine del passaggio, il consumatore potrà ricevere una fattura finale dal vecchio fornitore per il conguaglio, ossia per il pagamento dei consumi effettuati tra l'ultima bolletta e il passaggio ad altro venditore. Tuttavia, in caso di problemi di registrazione e archiviazione del vecchio fornitore, può accadere di ricevere una doppia bolletta , una intestata alla nuova società di fornitura e una alla vecchia. Si tratta di un caso abbastanza frequente ma che può essere facilmente risolto grazie a una procedura standard, anch'essa definita dall'ARERA proprio per andare incontro alle esigenze dei consumatori che si trovano in questa situazione. Per prima cosa, quindi, nel caso in cui si ricevono due differenti fatture, una presentata dal nuovo e l'altra dal vecchio fornitore entrambe relative allo stesso periodo di tempo, è necessario sporgere un reclamo. Prima di presentare reclamo, tuttavia, è importante controllare con attenzione il periodo dei consumi: spesso, infatti, può accadere di ricevere una bolletta dal vecchio fornitore ma relativa a consumi passati e non ancora fatturati. Con la chiusura del contratto, tali consumi possono essere fatturati in un'unica soluzione di conguaglio oppure essere inviati in più volte, a seconda dell'organizzazione interna del fornitore. Pertanto, prima di effettuare qualsiasi tipo di reclamo è bene controllare con attenzione non tanto la data di emissione della bolletta ma il periodo al quale essa si riferisce.
Il reclamo per la doppia fatturazione luce e gas
Quando si ha la certezza che la fattura ricevuta dal vecchio venditore è errata, ossia si riferisce a un periodo nel quale era stato attivato il nuovo contratto, bisogna subito inviare una lettera di reclamo, tramite raccomandata AR, al vecchio fornitore, ossia al suo ufficio reclami. All'interno della lettera dovranno essere ben specificati tutti i dati personali, l'indirizzo dell'utenza, ossia i codici POD o PDR dei contatori di luce e gas a seconda del tipo di fornitura e specificare che la fornitura è stata sospesa per passaggio di venditore. Sarà inoltre conveniente inviare la documentazione che attesta il passaggio a nuova società di fornitura per offrire al vecchio venditore una maggior numero di informazioni. Inoltre, non bisogna dimenticare di indicare gli estremi della bolletta contestata, e il periodo di riferimento della stessa. Va sempre ricordato che se la bolletta inviata dal vecchio venditore è una bolletta di conguaglio, bisogna in ogni caso effettuare il controllo dei periodo dei consumi. La compagnia di fornitura dovrà a sua volta controllare se le informazioni riportate dal cliente sono esatte, ossia se effettivamente per il periodo indicato era già avvenuto il passaggio al nuovo fornitore e, successivamente, potrà annullare la richiesta di pagamento o, in caso di bolletta già pagata, procedere a un rimborso. Questo dovrà avvenire entro venti giorni dalla data di ricezione della richiesta (data che può essere confermata dalla ricevuta di ritorno della raccomandata): in caso di ritardo, il vecchio fornitore dovrà pagare una penale pari a venti euro ogni venti giorni di ritardo fino a un massimo di sessanta euro per un ritardo di sessanta giorni.
Altre modalità per richiedere il rimborso
Nonostante il sempre maggiore utilizzo di servizi telefonici, di customer care e di contatti via rete, la migliore modalità per richiedere un rimborso resta quello della raccomandata con ricevuta di ritorno. Infatti, sia nel caso della comunicazione telefonica sia nel caso di contatto tramite il servizio clienti online, non si può avere la certezza della registrazione della richiesta di rimborso, cosa che viene invece assicurata dall'ufficialità della lettera raccomandata. Un altro modo per richiedere il rimborso in caso di doppia fatturazione di luce e gas è quello di recarsi presso un ufficio territoriale del fornitore. In questo caso, è necessario preparare tutta la documentazione necessaria, ossia la stessa che si sarebbe inviata tramite raccomandata, e presentarla all'ufficio reclamo. Al ritiro della documentazione l'addetto allo sportello dovrà rilasciare una ricevuta di accettazione della documentazione, valida come prova dell'avvenuta richiesta di rimborso. Infine, un altro modo per avere la certezza di un reclamo a norma è quello di inviare una mail certificata, ossia una PEC, all'indirizzo di posta certificata del vecchio fornitore.
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