AUMENTO DI POTENZA COATTO:
QUANDO AVVIENE E PERCHÉ
Quando si stipula un contratto per l'energia elettrica si deve andare sempre ad indicare la potenza che si desidera avere a disposizione e da questa dipenderà anche il costo finale addebitato in bolletta. Se si richiede minore potenza, infatti, i costi legati alla fornitura di energia saranno di conseguenza inferiori. Questa è la ragione per cui occorre sempre valutare quale sia la necessità effettiva di potenza disponibile prima di sottoscrivere il contratto.
La potenza impegnata
Esiste tuttavia una distinzione importante da effettuare e che è opportuno sia chiara a tutti gli utenti che decidono di stipulare un contratto con Sorgenia. Quando si parla della potenza che si vuole avere a disposizione per la propria utenza, si indica nello specifico la potenza impegnata. Quest'ultima può essere minima, dunque 1,5 kw, oppure superiore, in base alle esigenze dell'utente. Normalmente la potenza minima è quella che viene impegnata per locali ad uso non commerciale, come ad esempio le autorimesse o i magazzini. Quando si fa riferimento ad utenze domestiche, invece, o a negozi, la potenza impegnata che viene richiesta a Sorgenia è normalmente quella di 3 kw. Naturalmente è possibile avere anche una potenza superiore e questa necessità è espressa di solito da chi ha bisogno di tenere in funzione determinati macchinari elettrici il cui assorbimento è molto elevato. Non tutti sanno però che oltre alla potenza impegnata, esiste anche quella che viene definita potenza disponibile, la quale rappresenta un limite oltre il quale viene il più delle volte concesso di andare, magari per sopperire a determinate esigenze del momento. Ad esempio la potenza disponibile per un contatore da 3 kw limitato è del 10% ovvero 3,3kw. Questa è una specifica molto importante, in quanto il fatto di riuscire a superare i kw richiesti potrebbe indurre in inganno il consumatore, che potrebbe pensare di poter disporre di tutta l'energia di cui ha bisogno nonostante il limite previsto dal contratto.
L’aumento di potenza coatto
Ecco perché il chiarimento diventa fondamentale, proprio per evitare spiacevoli equivoci. Ed è a questo punto che possiamo arrivare a parlare del tema centrale del nostro approfondimento, l'aumento di potenza coatto. Quest'ultimo infatti si verifica proprio nel caso che abbiamo esposto sopra, quello cioè in cui venga superata la potenza impegnata e ciò non si verifichi occasionalmente bensì abitualmente, tanto da indurre il fornitore di energia a pensare che l'effettiva necessità da parte dell'utente sia maggiore rispetto a quella richiesta in fase di stipula del contratto. Può accadere dunque, se per più di due volte si superano i kw impegnati, che il distributore locale proceda ad aumentare in modo coatto la potenza di quella determinata utenza, trasmettendo la modifica a Sorgenia, che dovrà di conseguenza adeguare la fatturazione e addebitare i costi dell’intervento al cliente.
L'aumento coatto avviene in forma unilaterale ed è per questo che è fondamentale che l'utente sia a conoscenza dell'esistenza di tale procedura. Il distributore locale effettua dunque l'innalzamento e avvia la pratica senza alcun obbligo di comunicazione all’utente.. Quest'ultimo non dovrà fare altro che attendere l'arrivo della fattura corrispondente alla gestione della pratica, la quale avrà un costo proporzionato al numero di kw oggetto dell'aumento. Per evitare tutto questo, che ricordiamo è stabilito dalla legge e quindi rientra nelle comuni procedure in materia di fornitura dell'energia elettrica, si può decidere autonomamente di richiedere al proprio fornitore un innalzamento della potenza impegnata. In questo modo si potrà gestire in prima persona la procedura senza dover aspettare che provveda unilateralmente il distributore di energia. Per evitare l'aumento di potenza coatto si può contattare direttamente il servizio clienti e richiedere quali siano i passi da effettuare.
La modulistica che va compilata e inviata a Sorgenia consente di portare a termine la pratica senza che sia necessario richiedere anche un sopralluogo da parte dei tecnici. La variazione, infatti, può essere effettuata tranquillamente a distanza. Far aumentare la potenza è la cosa migliore da fare se ci si rende conto che quella che si ha a disposizione non risulta più essere sufficiente per soddisfare il fabbisogno domestico. Al giorno d'oggi si fa un uso sempre più consistente di elettrodomestici, tra cui ve ne sono alcuni che consumano molta energia, come i condizionatori ad esempio. A quel punto è sufficiente che si tengano accesi più di due o tre apparecchi che già si rischia di superare la potenza impegnata. Sia che ci si trovi nel mercato libero, sia che l'utenza rientri in quello di maggior tutela, si può dunque effettuare la semplice modifica per mettersi al sicuro e non rischiare spiacevoli inconvenienti che potrebbero risultare davvero antipatici non solo nell'ambito delle utenze domestiche ma anche per quelle aziendali, in cui si necessita dell'energia elettrica per poter portare avanti regolarmente il lavoro.
Il presente testo è aggiornato al 11 Marzo 2021
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