PROVA DI TENUTA IMPIANTO GAS: COS’È E QUANDO È OBBLIGATORIA

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La prova di tenuta dell'impianto a gas è una procedura fondamentale per garantire la sicurezza degli ambienti domestici e lavorativi. Questa verifica consente di accertare l'assenza di perdite nelle tubazioni e nei raccordi dell'impianto, prevenendo potenziali rischi legati a fughe di gas. Un impianto a gas efficiente e sicuro è essenziale per il corretto funzionamento di apparecchi come caldaie, fornelli e scaldabagni, assicurando al contempo la tutela delle persone e delle proprietà.

Cos'è e a cosa serve la prova di tenuta dell'impianto gas

La prova di tenuta è una procedura tecnica volta a verificare l'integrità e la tenuta di un impianto a gas. L'obiettivo principale è individuare eventuali perdite o dispersioni di gas che potrebbero compromettere la sicurezza degli occupanti e l'efficienza dell'impianto stesso. Questa verifica è cruciale non solo per prevenire incidenti domestici, ma anche per assicurare un consumo energetico ottimale e ridurre gli sprechi.

Un impianto a gas non perfettamente sigillato può rappresentare un serio pericolo, poiché le fughe di gas possono portare a intossicazioni, incendi o addirittura esplosioni. Pertanto, la prova di tenuta serve a garantire che tutte le componenti dell'impianto, dalle tubazioni ai raccordi, siano installate correttamente e funzionino in modo sicuro. Questa procedura è essenziale sia per gli impianti di nuova realizzazione che per quelli esistenti, specialmente dopo interventi di manutenzione o modifiche strutturali.

Oltre alla sicurezza, la prova di tenuta contribuisce a mantenere l'efficienza energetica dell'impianto. Perdite anche minime possono tradursi in un aumento dei consumi e, di conseguenza, in bollette più elevate. Individuando e correggendo tempestivamente queste dispersioni, si ottimizza l'uso del gas e si riducono i costi operativi. Inoltre, un impianto efficiente ha un minore impatto ambientale, contribuendo alla riduzione delle emissioni nocive.

La prova di tenuta è spesso un requisito per ottenere la certificazione di conformità dell'impianto, documento necessario per attestare che l'installazione rispetta le normative vigenti in materia di sicurezza e qualità. Questo aspetto è particolarmente rilevante in caso di compravendita immobiliare o per l'attivazione di nuove forniture di gas. Un impianto certificato offre maggiori garanzie sia al proprietario che agli eventuali acquirenti o locatari.

Come si fa la prova di tenuta dell'impianto gas

La prova di tenuta dell'impianto a gas viene eseguita da tecnici specializzati che utilizzano strumenti specifici per rilevare la pressione all'interno delle tubazioni e identificare eventuali perdite. Il metodo più comune prevede l'impiego di un manometro per monitorare le variazioni di pressione nel sistema. Prima di iniziare, è fondamentale assicurarsi che l'impianto sia chiuso e isolato dagli apparecchi utilizzatori, per garantire una misurazione accurata.

La procedura standard inizia con l'introduzione di aria o gas inerte nell'impianto attraverso una presa di pressione, fino a raggiungere una pressione compresa tra 100 e 150 mbar. Dopo un periodo di stabilizzazione di circa 10-15 minuti, si effettua una prima lettura del manometro. Successivamente, si attende un ulteriore intervallo di tempo e si procede con una seconda misurazione. Se la pressione rimane costante, l'impianto è considerato stagno; in caso contrario, una diminuzione indica la presenza di una perdita che necessita di intervento.

È importante notare che, durante la prova, tutte le valvole e i rubinetti devono essere chiusi, e gli apparecchi utilizzatori scollegati o isolati, per evitare falsi positivi o negativi. Inoltre, la prova di tenuta deve essere eseguita prima della messa in servizio dell'impianto e, nel caso di tubazioni non a vista, prima della loro copertura, come previsto dalle normative vigenti. Questo assicura che eventuali difetti vengano individuati e corretti tempestivamente, evitando interventi più invasivi in futuro.

In caso di esito negativo della prova, è necessario individuare la fonte della perdita utilizzando metodi come l'applicazione di soluzioni schiumogene sulle giunzioni e sui raccordi, che evidenziano la fuoriuscita di gas attraverso la formazione di bolle. 

Una volta localizzata la perdita, si procede alla riparazione o sostituzione dei componenti difettosi e si ripete la prova di tenuta fino a ottenere un risultato positivo. Solo dopo aver accertato l'integrità dell'impianto, è possibile procedere con la sua messa in servizio.

La prova di tenuta dell'impianto gas è obbligatoria?

La prova di tenuta dell'impianto a gas è un'operazione obbligatoria in diverse circostanze, al fine di garantire la sicurezza e la conformità alle normative vigenti. Secondo la normativa italiana, questa verifica è necessaria in caso di nuova installazione dell'impianto, rifacimenti parziali o manutenzioni straordinarie, e sostituzione degli apparecchi utilizzatori. Inoltre, è richiesta prima della messa in servizio dell'impianto e dopo ogni intervento significativo che possa alterare la tenuta delle tubazioni o dei raccordi. Questo garantisce che il sistema sia sicuro e conforme agli standard normativi.

La normativa di riferimento per la prova di tenuta è la UNI 11137, che stabilisce i criteri e le modalità per effettuare la verifica sugli impianti a gas domestici e similari. Inoltre, il DM 37/2008 (ex Legge 46/90) disciplina l'installazione e la manutenzione degli impianti, imponendo l'obbligo di eseguire controlli periodici per garantire la sicurezza degli utenti.

Sebbene la prova di tenuta non sia obbligatoria con una frequenza predefinita per gli impianti già in esercizio, è altamente raccomandata in caso di sospetta perdita di gas, cambio di fornitore o quando si verificano anomalie nel funzionamento degli apparecchi a gas. Alcune compagnie di distribuzione potrebbero richiedere la certificazione di tenuta prima di attivare una nuova fornitura, specialmente se l'impianto è rimasto inutilizzato per un periodo prolungato.

Infine, la mancata esecuzione della prova di tenuta in situazioni in cui è obbligatoria può comportare sanzioni amministrative e la mancata certificazione dell’impianto, con conseguenti difficoltà nell’ottenere l’attivazione della fornitura di gas. Per questo motivo, quando viene effettuata una prova di questo tipo, interviene un tecnico specializzato, inviato dal distributore locale, che si occupa di verificare che tutto sia come dovrebbe essere.

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