CATCALLING, IL PESO DELLE MOLESTIE VERBALI SULLA VITA DI OGNI GIORNO
Sono violenze compiute ai danni delle donne in pubblico, dagli apprezzamenti volgari ai fischi fino agli “inseguimenti”. Un’abitudine dura a morire che in Francia è diventata reato nel 2018. Ecco i dati di una ricerca statunitense.
Le “molestie da strada” sono una forma di violenza contro le donne molto diffusa e di cui difficilmente si sente parlare. Dal fischio all’apprezzamento mascherato da complimento non richiesto, non importa quanto volgare, si tratta di una forma di aggressione che ultimamente sta conquistando visibilità e verso la quale si sta iniziando a prendere contromisure a tutela delle vittime, incluse vere e proprie iniziative legislative. Come è successo in Francia nell’agosto 2018, quando il catcalling è stato ufficialmente inserito nel novero dei reati. Grazie a una legge approvata con l’obiettivo di combattere i comportamenti di natura sessuale o sessista “che ledono la dignità di una persona in ragione del loro carattere degradante o umiliante, o che creano situazioni intimidatorie, ostili o offensive”.
LA LEGGE FRANCESE CONTRO IL CATCALLING
A promuoverla è stata la ministra per le pari opportunità d’oltralpe. Marlène Schiappa, e le pene previste dal provvedimento vanno dai 90 ai 1.500 euro di multa a seconda della gravità del comportamento illecito. A incappare nelle reti della legge nel primo anno di applicazione furono più di 700 persone su tutto il territorio francese. Ma il merito di questa iniziativa non è stato tanto – o comunque non soltanto - quello della punizione delle persone che si macchiano di questo reato, dal momento che difficilmente questo avviene davanti alle forze dell’ordine, quanto il fatto di aver dato visibilità a un argomento che prima di allora veniva nella maggior parte dei casi ignorato dall’opinione pubblica, e per questo lasciava da sole di fronte all’intimidazione le vittime.
LA RICERCA DI HOLLABACK! CON CORNELL UNIVERSITY
Un fenomeno su cui c’è ancora molto da fare, eppure i dati sul catcalling sono abbastanza preoccupanti. A fare luce su questo tema è stato uno studio internazionale molto circostanziato sulle molestie da strada elaborato a partire dal 2014 da Hollaback! in collaborazione con la Cornell University. La ricerca è stata organizzata in due parti, la prima si è concentrata essenzialmente sul fotografare le caratteristiche del fenomeno negli Stati Uniti, e la seconda ha allargato lo sguardo a 42 centri urbani su scala globale, per un campione complessivo di più di 16.600 intervistate, per arrivare a capire a che età si è vittime di questo genere di molestie per la prima volta, quali siano i generi di molestia più diffusi e quali conseguenze provochino per le vittime dal punto di vista emotivo e del comportamento. Ad oggi questa ricerca rimane la più completa e aggiornata sul catcalling.
I NUMERI DEL CATCALLING
Dalla ricerca emerge che il 13% delle donne è stata oggetto di molestie in strada per la prima volta a meno di dieci anni d’età, la maggior parte - il 71% - tra i 10 e i 17 anni, e il 16% dopo i 17 anni. Oltre il 55% delle donne, sempre in termini di media globale, è stata vittima di molestie a sfondo sessuale, e il 71% afferma di essere stata seguita almeno una volta. Analizzando le risposte che provengono dai singoli Paesi, emerge che il 95% delle donne argentine è stata molestata per la prima volta prima dei 17 anni, e il 76,11% evita alcuni luoghi della propria città per paura di essere molestata. All’estremo opposto del continente americano, in Canada, il 79% delle donne che compongono il campione locale afferma di essere stata seguita da un uomo o da un gruppo di uomini, mentre il 63% dice di essere stata distratta a scuola dalla preoccupazione per le molestie ricevute.
Passando agli Stati Uniti, il 72% delle donne afferma di scegliere mezzi di trasporto diversi dopo essere stata molestata, e l’85% è stata oggetto di violenze verbali prima dei 17 anni.
In India il 47% afferma di essere stata vittima di uomini che si sono denudati davanti a loro, e l’80% preferisce non uscire nelle ore serali per paura di essere molestata. Infine in Sud Africa, l’80% delle donne sceglie il proprio abbigliamento per evitare di subire molestie, e il 72% denuncia di essere stata seguita almeno una volta da un uomo o da un gruppo di uomini.
Focalizzando lo sguardo sull’Europa, in media l’81,5% delle donne europee è stata oggetto di violenze verbali a sfondo sessuale prima dei 17 anni.
In Germania il 66% delle intervistate dice di essere stata oggetto di molestie a sfondo sessuale, e l’80% sceglie il percorso per rientrare a casa con l’obiettivo di evitare i luoghi dove teme di essere aggredita verbalmente.
LA SITUAZIONE IN ITALIA
Secondo i dati pubblicati da Istat, nel 2018 8,8 milioni di donne, 8.816.000 per l’esattezza, sono state vittime di molestie sessuali tra i 14 e i 65 anni, il 43,6% del totale. Quanto alle molestie da contatto fisico, nella maggior parte dei casi sono dovute a estranei e nel 27,9% dei casi avvengono sui mezzi di trasporto pubblici.
Tornando ai dati della ricerca Hollaback! - Cornell University, che nel nostro Paese ha raccolto le testimonianze di poco meno di 1.500 donne, il lavoro firmato dalla dottoressa Beth Livingston insieme a Maria Grillo e Rebecca Paluch evidenzia come il 9% sia stato molestato per la prima volta prima dei dieci anni, il 19,2% tra gli 11 e i 12, il 28,5% tra i 13 e i 14, il 22,3% tra i 15 e i 16, il 15,3% tra i 17 e i 20, il 4,5% tra i 21 e i 25, e l’1,2% dopo i 25 anni.
LE CONSEGUENZE DEL CATCALLING
Dallo studio emerge che quasi 7 italiane su 10, il 69% per la precisione, si è sentita minacciata per essere stata seguita da un uomo o da un gruppo di uomini, tra queste il 13% delle intervistate è stata vittima di una molestia di questo genere per più di cinque volte. Le aggressioni più frequenti per le donne italiane sono quelle che si verificano per la strada, e sono di tipo verbale, quindi fischi, volgarità, clacson che suonano. Le conseguenze di questo genere di molestie, che non bisogna fare l’errore di giustificare come complimenti, possono avere conseguenze anche gravi dal punto di vista emotivo, e provocare ansia, depressione e problemi di autostima. Dopo essere stata vittima di catcalling, inoltre, secondo lo studio realizzato in Italia, il 73% di chi ha subito l’aggressione evita di passare di nuovo dal luogo in cui è stata aggredita, oltre il 55% ha avuto problemi a uscire la sera e una su quattro ha dovuto affrontare ritardi a scuola o al lavoro. Circa una donna italiana su cinque ha detto di aver pensato a cambiare casa o città dopo essere stata vittima di catcalling, e il 16% ha rifiutato un’offerta di lavoro per paura delle molestie. Per una donna italiana su tre, infine, essere molestata in strada ha conseguenze pesanti sulla vita quotidiana, con ripercussioni sulle proprie relazioni personali e con il partner.