COSTO KWH: PREZZO DELL’ELETTRICITÀ IN ITALIA E IN EUROPA – SORGENIA
Nonostante l’esistenza del libero mercato dell'energia elettrica, il prezzo dell'elettricità non è uguale in ogni paese, anzi, possono esserci notevoli differenze nel confronto tra due nazioni. Vediamo, allora, a quanto ammontano i costi della corrente elettrica in Italia e negli altri paesi europei e quali sono i fattori che ne influenzano il prezzo finale.
Il mercato dell'energia elettrica in Italia e nel resto d'Europa
Con l'entrata in vigore della direttiva europea 54/2003 il mercato dell'energia elettrica è oramai stato liberalizzato in tutta Europa. A oggi questo libero mercato funziona pressoché allo stesso modo in ogni paese europeo, sebbene sussistano comunque delle piccole diversità che vanno a determinare il prezzo del servizio finale. La prima differenza, che può incidere anche notevolmente sul costo della corrente elettrica, è la materia prima utilizzata come fonte energetica e le modalità da cui si ottiene l'elettricità.
Ad esempio in Francia la corrente elettrica viene prodotta perlopiù attraverso l'energia nucleare, mentre in Italia la si ottiene principalmente dal gas naturale. La materia prima usata dalla Francia è decisamente più economica rispetto a quella usata dall'Italia, tuttavia il costo finale che ci ritroviamo nella bolletta risulta essere molto più alto nel nostro paese. Questo perché bisogna prendere in considerazione anche le altre voci che vanno a formare l'importo finale della bolletta (ossia i costi di trasporto, gestione del contatore, Iva e accise).
Tutti questi valori possono variare molto tra un paese e un altro. Nel caso dell'esempio sopra citato, il confronto tra Italia e Francia, sono proprio i valori di tassazione più elevati che provocano un costo maggiore dell'elettricità nel nostro paese rispetto.
In Europa, i prezzi dell'elettricità possono variare significativamente da un paese all'altro.
I prezzi dell'elettricità in Europa
Nel corso degli ultimi cinque anni il costo dell'energia elettrica nel nostro paese è salito di oltre il 23%, sebbene durante il primo semestre del 2017 sia sceso del 3,6% rispetto all'anno precedente. Nonostante ciò resta comunque un valore molto più alto rispetto alla media europea che si aggira sui 0,148 € kWh. Sulla base di quanto detto sinora non c'è da stupirsi nel constatare che l'Italia si aggiudica il primo posto per le bollette dell'elettricità più alte per le imprese. Secondo la CGIA di Mestre (Associazione Artigiani Piccole Medie Imprese), infatti, l'Italia è la nazione europea in cui i costi per la fornitura di energia elettrica a piccole e medie imprese sono maggiori: 155,6 € ogni 1.000 kWh Iva esclusa, un valore che supera di gran lunga la media degli altri paesi europei (oltre il 27% in più). Ovviamente questo si ripercuote anche sulla competitività delle imprese nostrane sul mercato estero, oltre che a gravare notevolmente sui bilanci aziendali. Per quanto riguarda i clienti privati, invece, l'Italia si trova in quinta posizione in classifica, a pari merito con l'Irlanda. Vediamo quindi quali sono stati i prezzi per l'elettricità nei vari paesi europei durante il primo semestre del 2017, raccolti da RIA Rating, Rosstat e dalla Banca Centrale Russa. Ecco la top 20, dalla nazione più cara alla più economica:
- Danimarca 0,308 € kWh
- Germania 0,298 € kWh
- Belgio 0,275 € kWh
- Portogallo 0,236 € kWh
- Italia 0,234 € kWh
- Irlanda 0,234 € kWh
- Spagna 0,228 € kWh
- Austria 0,201 kWh
- Svezia 0,196 kWh
- Gran Bretagna 0,183 € kWh
- Grecia 0,172 € kWh
- Francia 0,171 € kWh
- Lussemburgo 0,170 € kWh
- Liechtenstein 0,168 € kWh
- Norvegia 0,163 € kWh
- Slovenia 0,163 € kWh
- Lettonia 0,162 € kWh
- Cipro 0,162 € kWh
- Paesi Bassi 0,159 € kWh
- Finlandia 0,155 € kWh
Seguono, poi: Slovacchia (0,154 € kWh), Islanda (0,148 € kWh), Repubblica Ceca (0,142 € kWh), Polonia (0,135 € kWh), Croazia (0,133 € kWh), Malta (0,127 € kWh), Estonia (0,124 € kWh), Romania (0,123 € kWh), Turchia (0,121 € kWh), Lituania (0,117 € kWh), Ungheria (0,113 € kWh), Montenegro (0,097 € kWh), Bulgaria (0,094 € kWh), Moldavia (0,092 € kWh), Bosnia-Erzegovina (0,084 € kWh), Albania (0,084 € kWh), Macedonia (0,083 € kWh), Serbia (0,065 € kWh), Bielorussia (0,052 € kWh), Russia (0,048 € kWh) e Ucraina (0,031 € kWh).
Il prezzo della bolletta dell'elettricità può variare in base a diversi fattori.
I fattori che condizionano l'importo della bolletta dell'elettricità
Come già anticipato, a determinare il prezzo della bolletta dell'elettricità non è solo il costo della materia prima, bisogna infatti aggiungere anche le spese di trasporto e della gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte (Iva e accise). Il prezzo dell'energia elettrica varia a seconda del fornitore, del piano tariffario e del contratto sottoscritto: è per questo che le offerte della luce hanno costi differenti di fornitore in fornitore.
Nello specifico, secondo i dati forniti dall'Autorità dell'Energia e del Gas relativi al prezzo dell'elettricità nel corso del terzo trimestre del 2017, possiamo affermare che la quota dell'energia rappresenta generalmente solo circa il 48,4% dell'importo totale della bolletta, il trasporto e la gestione del contatore incidono per il 20,1%, gli oneri di sistema per il 18,4% e le imposte per 13,1%. Inoltre, sotto la voce relativa alla quota dell'energia non è incluso solo il prezzo della materia prima, bensì anche quelle di dispacciamento (ossia l'attività di gestione del flusso di energia volto a un equilibrio di tutto il sistema elettrico e dei servizi ausiliari), di commercializzazione e di vendita.
Ecco perché in alcuni paesi pur costando meno la materia prima il costo finale dell'elettricità risulta più altro rispetto ad altri.
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