BONUS LUCE:
COS'È E COME RICHIEDERE IL BONUS SOCIALE
Il Bonus Luce è uno sconto sociale sulla bolletta dell'energia elettrica riservato ai cittadini italiani con redditi compresi nella fascia bassa o con situazioni di disagio fisico. Un grande aiuto economico per vedere ridotti i propri costi di bolletta e per riuscire a sostenere tali spese con maggiore facilità. Per richiedere ed ottenere questo bonus sociale è necessario rientrare in specifici requisiti e completare l’iter burocratico.
A quanto ammonta il bonus luce
Tra gli altri elementi che determinano il rimborso per il 2023, quello principale è il numero componenti della famiglia: considerando la famiglia anagrafica, si valuta il numero di componenti. Rientrano in questa classificazione tutte le persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza;
È possibile conoscere gli importi del bonus sociale consultando il portale www.arera.it. È importante specificare che, se il bonus viene richiesto per disagio fisico, allora è necessario considerare variabili diverse. Infatti, in questo caso lo sviluppo dell’incentivo si articola su tre fasi e l’assegnazione dello stesso dipende prima dall’ASL e poi dagli altri enti associati.
Bonus luce: tutti i requisiti
Per richiedere il bonus luce è necessario verificare di appartenere alla categoria a cui l’incentivo è rivolto. Infatti, non si tratta di un’agevolazione concessa a tutti, ma di uno sconto riferito solamente a chi risponde a specifici requisiti. Quindi, la verifica di questi è il primo step da superare.
In generale si parla di requisiti affini a quelli richiesti per il bonus gas, ma con qualche eccezione. Ad esempio, nel caso in cui lo sconto venga richiesto per un soggetto con gravi condizioni di salute, si considerano altre variabili.
Tra i requisiti general validi per l’anno 2023 si ricorda che deve essere presente almeno uno tra i seguenti requisiti:
- ISEE inferiore a 15.000 euro o inferiore a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico
- presenza di un soggetto con gravi condizioni di salute all’interno del reddito familiare. In tale categoria rientrano tutte le persone che per sopravvivere hanno bisogno di un macchinario medico alimentato ad energia elettrica;
- percettori di Reddito di Cittadinanza (Rdc) o di Pensione di cittadinanza (Pdc).
È cura di ciascuno e degli enti preposti verificare l’aderenza a tali requisiti. Infatti, solo in seguito a un’attenta analisi è possibile applicare automaticamente lo sconto in bolletta e veder diminuire le proprie spese per le utenze. Inoltre, il bonus luce per disagio economico viene erogato sia ai clienti che hanno aderito a un’offerta sul mercato libero sia a coloro che sono serviti in maggior tutela, e viene automaticamente riconosciuto anche in caso di cambio fornitore.
Come richiedere il bonus luce?
A differenza di alcuni anni fa in cui era necessario seguire un iter burocratico preciso per inoltrare la domanda di richiesta del bonus luce per disagio economico, dal 2022 non è più necessario. Infatti, se si risponde ai requisiti e si rientra nella fascia di popolazione che può usufruirne, lo sconto viene applicato in automatico dal sistema sulla propria bolletta. Quindi, dal 2022 il bonus luce per disagio econonimico viene accreditato direttamente in bolletta.
Affinché questo avvenga è solo necessario compilare il proprio ISEE. Infatti, questo rappresenta un documento necessario per la verifica dei requisiti. La compilazione può essere fatta in autonomia oppure rivolgendosi a un CAF per ottenere supporto.
Il bonus luce per disagio fisico deve invece essere richiesto con le stesse modalità degli anni precedenti.
A chi rivolgersi per avere il bonus luce
Nel caso del bonus luce a partire dal 2021 non è più necessario effettuare una richiesta fisica. Lo scenario cambia, però, se tale agevolazione non viene richiesta per disagio economico, ma per disagio fisico. In tal senso, diventa necessario presentare una richiesta presso il Comune di residenza o gli enti designati dal Comune da parte del titolare della fornitura elettrica, anche se si tratta di una persona diversa dal malato come spesso avviene.
Tra gli enti designati dal Comune per il deposito della richiesta rientrano anche i CAF abilitati. Questa agevolazione – a differenza di quella per disagio economico – non è direttamente legata all’ISEE ma il suo ammontare dipende da quanto consumano i macchinari medici alimentati ad energia elettrica, che vengono utilizzati in casa per garantire la sopravvivenza del malato.
Il presente testo è aggiornato al 14 Marzo 2023
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